Il campo magnetico della Terra
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La deriva dei continenti

 

Alfred Wegener  

I continenti e gli oceani
Se si osservano le elevazioni di tutte le parti del globo, incluse quelle ricoperte dall'acqua, emerge un fatto interessante: queste elevazioni non sono distribuite uniformemente ma tendono a raggrupparsi in una di due zone.
La maggior parte della terra emersa ha modeste elevazioni sul livello del mare, mentre la maggior parte del fondo marino è alla profondità di circa tre chilometri.
L'area delle  profondità intermedie,per esempio dove l'oceano è profondo 1 km, è molto minore.
Alfred Wegener, un esploratore polare e geofisico tedesco che viveva nel primo 1900, fu colpito dalla somiglianza tra i continenti e le banchise di ghiaccio negli oceani artici, risultanti dalla rottura degli strati di ghiaccio galleggiante sul mare.
Proprio come i blocchi della banchisa  frantumata combaciano lungo la linea di rottura,così i bordi di alcuni continenti combaciano,ad esempio l'Africa ed il Sud America.
Forse anche quelle masse di terra erano unite insieme?
Wegener trovò altri punti di corrispondenza,per esempio tra formazioni di roccia lungo bordi appaiati, e nel 1918 egli propose la sua teoria della "deriva dei continenti" secondo cui i continenti, come blocchi di ghiaccio, si muovono da un luogo all'altro.
L'idea di Wegener incontrò enorme resistenza da parte dei geofisici affermati.
Dopo che Wegener morì nel 1931 in una spedizione artica solo pochi sostenitori promossero le sue idee.Altre prove erano necessarie e vennero dal magnetismo della Terra.

Il paleomagnetismo

Dopo che la lava fusa emerge da un vulcano, essa si solidifica in roccia. Nella maggior parte dei casi essa è una roccia nera nota come basalto,che è debolmente magnetica, come il ferro che emerge da una colata. La sua magnetizzazione è nella direzione della forza magnetica locale nel momento in cui si raffredda. Gli strumenti possono misurare la magnetizzazione del basalto. Sorprendentemente questa procedura suggerisce che ci sono stati tempi in cui la magnetizzazione aveva una direzione opposta a quella attuale.Sono stati proposti tutti i tipi di spiegazione, ma alla fine l'unica che ha superato tutte le prove è quella per cui nel lontano passato le polarità magnetiche della Terra qualche volta si sono invertite.
All'inizio degli anni Sessanta, un australiano che seguiva un corso di perfezionamento dopo la laurea, trovò in un antico accampamento un focolare dove gli aborigeni avevano cotto i loro pasti. Scoprì che le pietre del focolare erano magnetizzate. Ne rimosse con cautela alcune che erano state cotte dal fuoco, dopo aver preso nota accuratamente della loro orientazione fisica rispetto al Nord.
Poi misurò la direzione di magnetizzazione delle pietre e scoprì che era esattamente inversa rispetto alla direzione dell'attuale campo geomagnetico. Prospettò al suo scettico professore la possibilità che   30.000 anni fa, quando l'accampamento era occupato, l'orientazione del campo geomagnetico fosse invertita rispetto a quella attuale; cioè, l'ago di una bussola avrebbe puntato verso Sud anziché verso Nord!
Gli scienziati hanno scoperto come determinare direzione e verso del campo geomagnetico nel passato, non soltanto migliaia, ma milioni di anni prima che esistessero strumenti per registrarla (come abbiamo già detto, le temperature elevate distruggono il magnetismo).
 Una proprietà importante di molti materiali  magnetizzabili che vengono a trovarsi a temperature molto elevate è il fatto che, quando si raffreddano al di sotto di circa 500 °C, si magnetizzano nella direzione orientata del campo magnetico in cui sono immersi.
Il motivo di questa magnetizzazione è il fatto che, quando il materiale è ancora caldo, gruppi di atomi del materiale si allineano nella direzione del campo magnetico esterno. Quando il materiale si raffredda, questi atomi rimangono bloccati nelle posizioni che hanno assunto e quindi risultano per sempre magnetizzati nella stessa direzione orientata.
Questo fenomeno è detto magnetizzazione termorimanente o termoresiduale, poiché la magnetizzazione viene “ricordata”, a lungo dalla roccia dopo che è scomparso il campo magnetizzante.
Come le rocce effusive anche alcune rocce sedimentarie assumono una magnetizzazione detta detritico-rimanente.
Le rocce sedimentarie marine si formano quando particelle di sedimenti che si sono depositate sul fondo oceanico subiscono la litificazione. I granuli magnetici
presenti tra le particelle (per esempio, frammenti del minerale magnetite) tendono ad assumere la direzione
orientata del campo geomagnetico man mano che si decantano e questa  orientazione magnetica diviene quella dell'intera roccia quando le particelle subiscono la litificazione.

 

 


 

 

 

 

 

Sedimentazione del fondo marino


 

 

 

 

 

Per approfondimenti, consultare gli articoli allegati.

Ultima revisione :22/08/2002                         MAPPA