La
silenziosa minaccia delle tempeste solari
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La corrente ad anello che circola intorno alla
Terra
all’arrivo di una tempesta solare produce fluttuazioni del campo magnetico vicino al suolo che sono causa di correnti indotte
nei conduttori elettrici.
E non ha importanza se questi conduttori si trovano sotto l’oceano perché
l’energia elettromagnetica può passare attraverso l’acqua
senza grossi disturbi.
Gli spettacoli delle aurore polari possono togliere il respiro, ma
anche una cosa meravigliosa può causare danni.
Forse il più drammatico evento si ebbe nel marzo 1989,durante il
picco dell’ultimo ciclo solare, quando il Sole produsse una delle più
potenti tempeste mai registrate.
Il 13 marzo 1989, gli osservatori
dell’Alaska e della Scandinavia assistettero all’esibizione di
una spettacolare aurora. Infatti questa aurora fu osservata in
luoghi a Sud come il Mediterraneo ed il Giappone. Sebbene molti
milioni di persone fossero incantate
da tale meraviglioso spettacolo, altrettante non ne erano affatto
felici.
La Società Hydro-Quebec, nella Baia di S. Giacomo, fece del suo
meglio per stabilizzare gli eccessi di tensione che le sue linee
ricevevano, ma alla fine si arrese.
Per 9 ore, grandi regioni del Quebec piombarono nell’oscurità.
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Danni riportati da un
trasformatore durante la tempesta magnetica del 13 Marzo 1989
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La frequenza dei guasti dei trasformatori
elettrici è più alta nelle regioni geografiche più a Nord
dove
pure le tempeste magnetiche sono più comuni(come la regione del
Nord-Est degli Usa, che ha subito il 60% dei guasti in
più). Inoltre il numero di guasti segue il corso
dell’attività solare, di circa 11 anni.
Allo stesso modo in cui si generano intense
correnti nelle lunghe linee telegrafiche ed elettriche, ciò
avviene nei lunghissimi oleodotti e gasdotti.
Le correnti che si
verificano negli oleodotti sono note come la causa dell’incremento
della velocità di corrosione e questo può avere effetti
catastrofici.
Il 4 giugno 1989 una potente esplosione in un oleodotto
demolì una parte della Ferrovia Transiberiana appiccando il
fuoco a due treni passeggeri.Molte delle vittime, che furono circa
700, erano bambini di ritorno dai campeggi estivi sul Mar Nero.
Qualcuno sostenne che il gas, uscito da una falla delle
tubazioni,era stato incendiato dal passaggio dei due treni o
addirittura che fosse stato un sabotaggio.
In realtà l’oleodotto, costruito con vecchie tecnologie,
era
stato danneggiato dalla precoce corrosione prodotta dalle correnti
indotte dalle tempeste magnetiche.
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Di particolare interesse sono i
cosiddetti “interruttori
fantasma” dove i data-bits dei supporti informatici vengono
invertiti da “1” a “0” o viceversa a causa di scariche nei
circuiti elettrici causate da urti di particelle ad alta energia. Una
correlazione quasi perfetta si può trovare tra le inversioni di bit e
gli aumenti di elettroni
energetici rivelati dai satelliti GOES-7 e METEOSAT-3.
Le inversioni sembrano avvenire più spesso durante i periodi in cui
gli impatti di elettroni rimangono numerosi per diversi giorni di
seguito.Non è la singola intensa tempesta che sembra provocare il
danno, ma un periodo sostenuto di forte attività elettronica
vicino alle navicelle spaziali.
Addirittura le comuni calcolatrici tascabili a bordo della MIR sono
state usate per rivelare le inversioni di bit. |
Molta gente ha una paura istintiva delle radiazioni
e dei loro potenziali effetti biologici.
Indipendentemente da dove viviamo,noi riceviamo una dose
quotidiana di radiazione ambientale che si arriva fino ai 360
millirem
(4-5 radiografie toraciche) all’anno, e non possiamo
controllarla in nessun modo.
I rischi di tumore sono generalmente in relazione con
l’esposizione alle radiazioni, e si ottengono tra i 12 ed i 100
casi di cancro per 100.000 persone per ogni 1000 millirem di
assorbimento addizionale per anno.
Questo è stato considerato come "rischio accettabile” a
livello di assorbimento per diversi tipi di individui e di lavori.
Alcune
occupazioni sono più pericolose di altre nel causare grandi dosi di
assorbimento come accade ad esempio agli operatori negli impianti
nucleari e agli astronauti(vedi la tabella seguente).
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Il
rischio da radiazioni
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Effetti
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Dose (in rem) |
Nessun effetto osservabile
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0-25 |
Deboli variazioni
del sangue |
25-100 |
Riduzione
significativa delle piastrine nel sangue e cellule bianche di
sangue(temporaneamente) |
100-200 |
Danni severi al
sangue,nausea,perdita di capelli,emorragie, morte in diversi casi |
200-500 |
Morte in meno di due
mesi in oltre l’80% dei casi |
>600 |
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Il rad è definito
come una dose di radiazione assorbita di 0.01 joule di energia
per kilogrammo di tessuto. La dose biologicamente efficace in rem
è la dose di radiazione in rad moltiplicata per un
"fattore di qualità" che è una misura dell'efficacia di
quel particolare tipo ed energia di radiazione.
Il millirem è una unità di misura della
radiazione assorbita. Il rischio derivante da una dose di un millirem
di radiazione è di 1 probabilità su 8 milioni di morire di cancro.
La perdita di aspettativa di vita per una dose di 1 millirem è di
circa 1,2 minuti (di
venti ore per 1 rem).
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Durante il programma Apollo,ci furono diverse
occasioni, mancate per poco,tra le passeggiate degli astronauti sulla
Luna ed eventi di micidiali
tempeste solari.
Gli astronauti dell’Apollo12 camminarono sulla Luna solo poche
settimane dopo un enorme brillamento solare di protoni che avrebbe
investito gli astronauti con una raffica di radiazioni da 100 rem.
Un altro enorme brillamento solare che avvenne tra le missioni lunari
Apollo 16 ed Apollo 17 avrebbe avuto un risultato fatale se fosse
arrivato mentre gli astronauti erano fuori della capsula a passeggiare
sulla Luna. Nel giro di pochi minuti, gli astronauti sarebbero stati
uccisi sul colpo da un’incredibile vampata di radiazioni da 700 rem.
La stazione spaziale MIR è stata abitata per
oltre un decennio ed il dosaggio giornaliero di radiazioni è
stato equivalente ad 8 radiografie al giorno.
Durante una tempesta solare verso la fine del 1989, gli
astronauti della MIR accumularono in poche ore,una dose
paragonabile a quella di un anno intero.
Intanto la stazione spaziale sarà montata su un’orbita che la
porterà attraverso l’anomalia del Sud Pacifico ed il lavoro
degli operatori comprenderà diverse centinaia di ore di uscite
dall’astronave.Questo renderà tutto più difficile in quanto si
verificherà durante il periodo di massimo del ciclo solare tra
il 2000 e il 2002.
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La stazione spaziale MIR
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Durante
le tempeste solari il sole libera miliardi di tonnellate di protoni
che schizzano via ad una velocità prossima a quella della luce.
Quando questi protoni raggiungono la Terra, sono deviati verso i poli
dal campo magnetico del nostro pianeta.
Alle altitudini a cui volano le linee aeree, il numero di protoni
sui poli è circa pari al doppio del loro numero sull’equatore.
La Terra riceve maggiormente queste radiazioni ogni undici anni,
quando il sole è al massimo della sua stagione delle tempeste, che
corrisponde al picco del suo ciclo.
La radiazione solare causa il cancro allo stesso modo dei materiali
radioattivi .I protoni solari colpiscono i tessuti del corpo umano
così violentemente che un elettrone può essere espulso da un
atomo di una cellula.Questo processo disintegra le cellule e ciò
può causare il cancro. I protoni solari possono anche urtare un atomo
dell’aria o del corpo dell’aereo liberando un neutrone che può
colpire i tessuti e danneggiare le cellule, provocando il cancro.
La radiazione di neutroni è rara sulla Terra ma si produce nei nuclei
dei reattori nucleari o vicino alle esplosioni nucleari.
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La
vita sulla Terra è protetta dalla radiazione solare dalla nostra
atmosfera, ma la sua densità è maggiore al livello del mare e si
dimezza per 6500 piedi di
altitudine. Gli aerei
solitamente volano al di sopra dei 30.000 piedi dove la protezione
dell’atmosfera è solo del 3% rispetto al livello del mare.
Il
passeggero di un singolo volo riceve una dose molto bassa di
radiazione, che presenta un rischio trascurabile di sviluppare il
cancro. Al contrario le donne assistenti di volo in stato di
gravidanza possono riceve danni gravi ai loro feti. Gli equipaggi
di volo che volano sulle rotte polari per anni possono essere esposti
alle radiazioni molto più degli operatori delle centrali nucleari
(ed, al contrario di essi, non sono monitorati). Le
associazioni del personale di volo raccomandano di avere sugli aerei
dei rivelatori di radiazioni in modo che gli aerei possano cambiare
altitudine o rotta durante le tempeste solari.
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Le osservazioni cliniche a lungo termine su persone
sane o ammalate, viventi nelle zone polari, hanno dimostrato che
l’organismo umano è molto sensibile alle variazioni del campo
magnetico naturale. Il sistema cardiovascolare è il più
vulnerabile all’impatto delle tempeste magnetiche.Le solite dosi di
farmaci dei pazienti con disturbi cardiovascolari si sono dimostrate
insufficienti durante le tempeste magnetiche. E’ stato usato il
metodo della variazione della velocità cardiaca come strumento per
registrare le reazioni del sistema cardiovascolare.Questo metodo è
stato sviluppato all’Istituto per i Problemi Medici e
Biologici(Mosca) dal Professore R. Baevsky, ed è stato usato per
molti anni per controllare lo stato di salute dei cosmonauti nello
spazio.
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Le
tempeste solari che bombardano l’atmosfera
con particelle elettricamente cariche contribuiscono alla distruzione
del livello superiore dell’ozono (gli scienziati delle NASA
l’hanno confermato in un numero del Geophysical Research Letters)
.
I ricercatori hanno utilizzato i satelliti per esaminare l’impatto
sull’emisfero Nord delle
esplosioni solari che inviarono una corrente di protoni sulla Terra
tra il 14 ed il 16 luglio ,
in quella che gli scienziati hanno definito la terza più grande
“esplosione solare di protoni” degli ultimi 30 anni .
Appena essi raggiungono lo strato superiore dell’atmosfera, i
protoni scindono le molecole del gas azoto , creando ossidi di azoto che
possono durare da settimane
a mesi e distruggere fino al 9% dell’ozono nell’alta
stratosfera,tra i 15 e i
50 km di altezza.
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“Molti
urti sull’ozono sono poco evidenti e possono avvenire per lunghi periodi
di tempo. Ma quando avvengono queste esplosioni di protoni si può vedere
immediatamente il cambiamento nell’atmosfera, e si nota subito la
relazione causa –effetto”.( Charles Jackman del NASA's Goddard Space
Flight Center Laboratory for Atmospheres).I protoni solari disintegrano
pure le molecole di vapore acqueo dell’atmosfera producendo ossidi di
idrogeno che possono distruggere fino al 70% dell’ozono nella media
mesosfera,posta tra i 50 ed i 90 km di altezza. |
Gli ossidi di idrogeno, comunque,durano solo per il tempo delle
esplosioni di protoni solari. Solo una piccola percentuale
dell’ozono è posta nella mesosfera e nell’alta
stratosfera, mentre oltre l’80% del gas protettivo che mantiene
costante la temperatura della Terra e la scherma dalle radiazioni
ultraviolette è collocato nella media e bassa
stratosfera (tra i 10 e i 20 km).
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