Se in luogo di una massa puntiforme si considera un
corpo rigido C esteso ed un asse
a allora si definisce
il momento d’inerzia del corpo rispetto a detto asse nel modo seguente.
Si immagina di suddividere il corpo C
in tante minuscole particelle, tanto piccole da poterle considerare
puntiformi e, detta mi la
generica particella, sia ri
la distanza della sua posizione dall’asse di rotazione. Il momento
d’inerzia del corpo C
rispetto all’asse a
è definito come la somma dei momenti d’inerzia rispetto allo stesso
asse di tutte le particelle costituenti il corpo C. Indicando con N
il numero di tali particelle si può esprimere il momento d’inerzia come
segue
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(2) |
E’ evidente che non ha molto senso pensare di poter considerare
un corpo rigido avente un determinato volume come formato da un numero
finito N
di particelle
puntiformi. L’unione di N punti, per quanto grande possa essere il
numero N, non formerà mai un corpo esteso. Ciò non di meno il modello
assunto delle N masserelle permette un approccio
elementare al problema.
In verità la formula (2) è idonea a rappresentare il momento
d’inerzia del sistema delle N particelle “libere”
e puntiformi m1, m2, …,mN
, rispetto all’asse a
prefissato. Per poter definire in modo rigoroso il momento d’inerzia di
un corpo rigido esteso C che occupi il volume V è necessario ricorrere all’analisi
infinitesimale ed al calcolo integrale.
Si supponga di considerare una massa
elementare dm costituente il
corpo C,
tanto piccola da poterla ritenere puntiforme,
e sia r
la sua distanza dall’asse prefissato
a. Il momento d’inerzia di dm rispetto all’asse,
indicatolo
con dI, è
(3)
Ebbene,
per ottenere il momento d’inerzia di tutto il corpo occorre sommare
tutti i contribuiti dati allo stesso dalle infinite
particelle elementari dm che
costituiscono il corpo C. L’operazione di
somma necessaria si effettua operativamente calcolando l’integrale di
volume di seguito riportato:
(4)
Non riteniamo
di dover approfondire ulteriormente l’aspetto matematico della questione
perché la stessa esula da una trattazione elementare della dinamica
rotazionale a livello di Scuola Secondaria Superiore, ma ci proponiamo più
avanti di riportare alcuni esempi di calcolo del momento d’inerzia onde
consentire un approccio proficuo al concetto.