Il campo magnetico della Terra
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Nel 1600,circa quattrocento anni fa , William Gilbert, scienziato alla corte della Regina Elisabetta I d'Inghilterra, pubblicò il suo grande studio sul magnetismo "De Magnete".Esso forniva la prima spiegazione razionale alla misteriosa capacità dell'ago magnetico di orientarsi in direzione Nord-Sud:
la Terra stessa è magnetica.
"De magnete" aprì l'era della fisica e dell'astronomia moderna e diede inizio ad un secolo caratterizzato dalle grandi acquisizioni di Galileo, Kepler,Newton ed altri.

 

"De Magnete"


"Sul magnete"

 di William Gilbert di Colchester 

"If I had seen further, it is by standing on the shoulders of Giants"        

Newton ad Hooke, 1676



Quale pietra miliare segna l'inizio della scienza moderna?

 

William Gilbert

Qualcuno citerà  Copernico (1572), Keplero (1609) o Galileo (1610),ma "De Magnete" pubblicato nel 1600 da William Gilbert ha altrettanto diritto ad essere citato.Meravigliato dalla inspiegabile capacità dell'ago della bussola di puntare verso il Nord, Gilbert decise di imparare tutto ciò che poteva sul magnetismo.Egli incominciò leggendo ed esaminando tutta la letteratura esistente, piuttosto scarsa;successivamente ed eseguì i suoi esperimenti, non solo sulle forze magnetiche ma anche su quelle elettriche,intuendo che esse erano in qualche modo correlate. I suoi studi si interessarono non solo dei magneti naturali ma anche del ferro magnetizzato artificialmente.Egli comprese pienamente anche il magnetismo indotto,cioè il fatto che un pezzo di ferro non magnetico prendeva temporaneamente tutte le proprietà dei magneti permanenti se posto vicino ad uno di essi.



Egli allora osservò che quando un piccolo ago da bussola ("versorium") veniva mosso intorno alla superficie di un magnete sferico,esso riproduceva fedelmente il comportamento dell'ago della bussola.Non solo l'ago puntava verso il polo quando era costretto in un piano "orizzontale" tangente alla sfera, ma esso si inclinava verso il basso di un certo angolo quando era imperniato in un asse orizzontale, riproducendo la " depressione magnetica" scoperta nel 1581 da Robert Norman.Gli esperimenti di Gilbert con la su a"terrella" (piccola Terra) sferica lo convinsero di ciò che deivenne la sua principale scoperta.La misteriosa direzionalità dell'ago della bussola,egli propose, risultava dal fatto che
la Terra stessa è un magnete gigante.

Non tutte le ipotesi di Gilbert hanno superato la prova del tempo. Gilbert credeva che il magnetismo della terra e la sua rotazione avessero una causa comune:il fatto che il Nord magnetico ed il Nord astronomico fossero così vicini sembrava più di una coincidenza.Riguardo alla rotazione della Terra Gilbert non ha mai avuto dubbi.Altri avrebbero potuto vedere la Terra come il centro della creazione , intorno alla quale le stelle e gli altri astri ruotavano, ma non Gilbert, che calcolò le velocità implicate e le trovò enormemente grandi.

Se la rotazione ed il magnetismo andassero di pari passo,come mai l'ago della bussola raramente puntava al vero Nord ma mostrava una piccola variazione, oggi detta declinazione?Gilbert ingegnosamente propose che se la Terra fosse una sfera perfetta, le due direzioni coinciderebbero sempre.Comunque, la Terra non è affatto sferica:l'oceano Atlantico forma una depressione sulla sua superficie(l'acqua non sembra contribuire al magnetismo), mentre l'Europa e l'Africa ad Est e l'America ad Ovest emergono sulla superficie media e possono aggiungere attrazione magnetica.

 

Dopo aver posto la sua ipotesi, Gilbert la verificò sperimentalmente prendendo un magnete naturale di forma pressocchè sferica ma tale da riprodurre  gli avvallamenti e gli innalzamenti della superficie terrestre: muovendo l'ago della bussola intorno alla terrella, Gilbert trovò conferma alla sue ipotesi in quanto l'ago riproduceva sia l'inclinazione verso i poli magnetici sia l'angolo di declinazione in vicinanza delle deformazioni della superficie. Poichè sia le depressioni che le cime del globo non sono mai variati ( almeno nella scala della storia umana) egli predisse arditamente che la "variazione"sarebbe rimasta costante. Sfortunatamente, anche le previsioni basate sull'evidenza sperimentale possono fallire. Come scoprì Gellibrand intorno al 1634, il campo magnetico cambia costantemente,e questo è il motivo per cui ogni decennio o quasi deve essere calcolato un nuovo IGRF (International Geomagnetic Reference Field) .


Il magnetismo dopo Gilbert

 

I primi studi del magnetismo erano guidati da un motivo pratico:le navi che attraversavano l'oceano si affidavano alla bussola magnetica.I loro comandanti dovevano sapere perchè il "Nord magnetico" era diverso dal "Nord vero".

Henry Gellibrand pubblicò nel 1635 la prova che questa differenza cambiava leggermente nel tempo.Questa scoperta era sconvolgente.Ciò significava che le osservazioni dei rilevamenti locali della bussola diventavano imprecise dopo alcuni decenni e quindi dovevano essere ripetuti di tempo in tempo.E, a partire da un angolo teorico, come potevano le proprietà magnetiche della Terra subire un tale graduale cambiamento?Nessun magnete conosciuto si comportava così.

 Edmond Halley, noto per la scoperta della cometa, pervenne ad una ingegnosa spiegazione. L'interno della Terra,egli dichiarava, era costituito di strati, sfere dentro sfere.Ogni sfera era magnetizzata indipendentemente e ciascuna ruotava lentamente rispetto alle altre .Halley si pose in viaggio con una nave rilevando numerose misure magnetiche;a partire dalle sue osservazioni creò  la prima carta magnetica che fu diffusamente usata fino al 18° secolo, anche quando ormai non era più aggiornata.  

 

E.Halley

Nel 1724 George Graham notò che l’ago della bussola si spostava di un piccolo angolo, per un giorno o quasi;un secolo dopo  Alexander von Humboldt avrebbe chiamato questi eventi tempeste magnetiche. Questo effetto era diffuso ovunque: Anders Celsius ad Uppsala ne osservò una nello stesso periodo di Graham a Londra, ed un secolo dopo si trovò che era a livello mondiale. Celsius osservò anche disturbi magnetici collegati con le”luci del Nord”(aurore polari);al nostro tempo questi eventi sono associati con le “sottotempeste magnetiche”.

 

 

Oersted ed Ampere mettono in relazione
elettricità e magnetismo

 

Prima del 1820,il solo magnetismo conosciuto era quello dei magneti di ferro e della magnetite.Ciò cambiò per opera di un poco noto professore di scienze dell'Università di Copenhagen, Hans Christian Oersted.

 Nel 1820 Oersted progettò nella sua casa una dimostrazione scientifica per amici e studenti.Egli aveva intenzione di provare il calore sviluppato in un filo da una corrente elettrica, ed anche ottenere dimostrazioni del magnetismo, per le quali si procurò un ago da bussola montato su un sostegno di legno.Mentre eseguiva il suo esperimento elettrico, Oersted notò con sua sorpresa che ogni volta che si chiudeva l'interruttore della corrente, l'ago della bussola si muoveva.Nei mesi successivi egli lavorò duramente per tentare di dare un senso al nuovo fenomeno.

 

Ma egli non ci riusciva! L'ago non era attratto dal filo nè respinto da esso. Invece esso tendeva a formare un angolo retto.Alla fine egli pubblicò le sue osservazioni senza alcuna spiegazione.

 

 Ciò che vide Oersted

 

 

 

 

 

H.C. Oersted

 

L'esperimento di Oersted



Andre-Marie Ampere in Francia intuì che se un filo esercitava una forza magnetica sull'ago di una bussola, anche due fili simili avrebbero dovuto interagire magneticamente.In una serie di ingegnosi esperimenti egli dimostrò che questa interazione era semplice e fondamentale:correnti rettilinee parallele si attraggono, correnti antiparallele si respingono e la forza è inversamente proporzionale alla distanza tra i fili.

Ecco come ciò può condurre alla nozione di poli magnetici. Incurvando i fili in cerchi a distanza costante:

 

-Due correnti circolanti nella stessa direzione si attraggono tra loro

-Due correnti circolanti in direzioni opposte si respingono tra loro.

Sostituisci ogni cerchio con una bobina di 10, 100 o più avvolgimenti che trasportano la stessa corrente e l'attrazione o la repulsione aumenterà di un uguale fattore.Infatti ogni bobina agisce esattamente come un magnete con poli magnetici ad ogni estremità( un elettromagnete). Ampere  fece l'ipotesi che ogni atomo di ferro contenesse una corrente circolante, trasformandolo in un piccolo magnete, e che in questo magnete di ferro tutti questi magneti atomici fossero  allineati nella stessa direzione facendo in modo che le loro forze magnetiche si sommassero.Oggi si direbbe che gli elettroni che ruotano intorno al nucleo trasportano tale corrente, ma la situazione è più complicata.

 

Due bobine con correnti nella stessa direzione si attraggono e agiscono come magneti


La proprietà magnetica diventa anche maggiore se un nucleo di ferro viene posto all'interno delle bobine, creando un elettromagnete.

 

Maxwell

Così i due tipi di forza ,elettrica e magnetica, furono poste in relazione tra loro.Nel 1864 James Clerk Maxwell dimostrò una sottile connessione tra questi due tipi di forze, che inaspettatamente coinvolgeva la velocità delle luce.Da questa relazione nacquero l'idea che la luce fosse un fenomeno elettrico,la scoperta delle onde radio, la teoria delle relatività ed il grande sviluppo della fisica attuale. 

 

 

Gauss ed il Campo magnetico globale

  Carl Friedrich Gauss

 

In un incontro del 1828  Humboldt suggerì al più grande matematico tedesco del suo tempo, Carl Friedrich Gauss, che egli avrebbe dovuto occupare il suo talento ai misteri del magnetismo. Gauss ed il suo socio Weber allora costruirono un laboratorio per studiare il magnetismo,in cui tra le altre cose,essi  progettarono il primo telegrafo magnetico al mondo.

A quel tempo, l'ago della bussola e l'ago che "puntava in basso" sull'asse orizzontale misurava bene la direzione della forza magnetica,ma cosa fare per misurare la sua intensità? Gauss progettò un metodo semplice per farlo, usando un magnete ausiliario .

Egli inoltre conosceva un metodo usato nella meccanica celeste per analizzare la gravità, e lo applicò alla descrizione della regione della Terra delle forze magnetiche.Anche questo metodo è ancora in uso:esso rappresenta il campo come la somma di un dipolo dominante Nord-Sud (2-polo, come una barra magnetica) la cui intensità decresce con la distanza r come 1/r3, di un "4-polo" decrescente come 1/re di un "8-polo" decrescente come 1/r5   e così via.Il campo di un "monopolo" isolato decrescerebbe presumibilmente come1/r2, al modo della gravità, ma nessun tale singolo polo è stato mai osservato,essi vanno sempre almeno in coppia.

 

I nuovi strumenti per una migliore osservazione e descrizione del campo magnetico della Terra condussero a migliori osservazioni, estese a tutto il mondo.  Gauss e Weber chiesero ed ottennero la costruzione di una catena di osservatori in Siberia e dal Canada alla Tasmania.La vasta rete informativa rese non solo possibili i primi modelli globali del campo e la compilazione di importanti carte magnetiche, ma dimostrarono anche il carattere mondiale delle tempeste magnetiche.

 

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Per approfondimenti, consultare gli articoli allegati.

Ultima revisione :22/08/2002                         MAPPA