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Soluzione 1) La massa m è soggetta ad un moto circolare uniforme, detti la sua velocità lineare ed w il modulo della velocità angolare, l’accelerazione è centripeta ed è originata dalla forza F, la cui azione viene trasmessa tramite il filo. Sussistono le seguenti relazioni: , , Dai dati forniti ricaviamo allora il modulo della forza F.
2) Se la forza F sposta il punto di applicazione verso il basso di 12 cm anche il raggio della traiettoria si riduce della stessa misura; la massa continuerà a ruotare di moto circolare uniforme ma ovviamente con altra velocità. Indichiamo con ri,wi, vi, le grandezze cinematiche iniziali, rf,wf, vf , le grandezze cinematiche finali. Osserviamo che la retta di azione della forza F passa per l’asse di rotazione della massa (che è la retta perpendicolare al piano del tavolo e passante per il centro O), perciò il suo momento è nullo. Questo fatto implica che il momento angolare della massa rimane costante([1]). Indicando con Li ed Lf rispettivamente i moduli del momento angolare iniziale e finale possiamo scrivere:
(2.1) e sostituendo i valori si ha
Calcolo del valore della forza F2 . Sappiamo già che il valore della forza è (2.2)
Osservazione – Si noti che la forza F2 necessaria a garantire il moto con la riduzione del raggio è maggiore che nel caso precedente. 3) Per calcolare il lavoro che deve compiere la forza F affinché il raggio della traiettoria si riduca alla metà di quello iniziale, quindi a 36cm, basta applicare il teorema dell’energia cinetica. Infatti non essendoci forze di attrito il lavoro fatto si ritrova sotto forma di aumento dell’energia meccanica disponibile che è solo cinetica e di rotazione. L’energia di rotazione di un corpo di massa m che ruota intorno ad un asse rispetto al quale la velocità angolare sia w è: (3.1) e quindi la variazione di energia cinetica rotazionale risulta: (3.2) Tenendo ora presente il legame tra le velocità angolari dedotto dalla conservazione del momento angolare
l’espressione della variazione di energia cinetica diventa
Approfondimento:
lavoro di una forza variabile Determinare l’espressione della forza F in funzione della distanza x della massa m dal centro di rotazione e valutare il lavoro compiuto dalla forza quando il raggio della traiettoria passa dal valore Ri al valore Rf. Soluzione Per ridurre il raggio di rotazione della massa m si deve applicare una forza diretta verso il centro O di rotazione. La relazione (2.2) indica che man mano che si riduce la distanza dal centro di rotazione è necessario applicare una forza più intensa per consentire alla massa di mantenersi sulla traiettoria circolare. Pertanto la forza da applicare affinché la massa m passi gradualmente dalla traiettoria di raggio Ri alla traiettoria di raggio Rf<Ri è variabile . Noi siamo interessati a determinare il lavoro compiuto da tale forza. Il problema è stato già risolto applicando il principio di conservazione del momento angolare; vogliamo ora risolverlo con gli strumenti dell’analisi matematica. Supponiamo dunque che la massa m sia sottoposta alla forza F che la faccia passare dall’orbita circolare di raggio Ri a quella di raggio Rf e centro O . Indicando con x il raggio di un’orbita circolare intermedia , la forza necessaria a mantenere in moto circolare uniforme la massa m per la (2.2) può essere espressa in funzione della forza Fi necessaria nell’istante iniziale e della misura x del raggio della traiettoria. Precisamente risulta:
Se il punto di applicazione della forza applicata alla massa m si sposta lungo la direzione radiale dalla distanza x alla distanza x-dx allora il lavoro compiuto dalla forza è . Per ottenere il lavoro complessivo compiuto dalla forza si deve calcolare il seguente integrale definito
Osserviamo che il lavoro compiuto dalla forza è positivo perché il suo punto d’applicazione si muove nella direzione dello spostamento; dall’espressione trovata si deduce immediatamente che il valore è positivo perché
Con l’espressione della forza iniziale in funzione del raggio e della velocità angolare
otteniamo ancora
Come si vede abbiamo ottenuto lo stesso risultato dedotto applicando il teorema dell’energia cinetica. Ricordiamo che in genere se un moto è causato da una forza centrale, diretta cioè sempre verso uno stesso punto, allora si conserva il momento angolare. Si conserva per esempio il momento angolare di un pianeta che ruota intorno al sole, o di un satellite che ruota intorno alla Terra perché la forza responsabile del moto è la forza gravitazionale che, nel sistema isolato costituito dai due corpi, è sempre diretta verso il centro di massa del sistema. |
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