Sunto
L’idea
della produzione di questo lavoro è nata
nell’ottobre-novembre 2000 in occasione dello studio della
dinamica dei corpi rigidi.
Stavo trattando i momenti d’inerzia e in un primo momento pensavo di
fornire agli alunni della mia classe (una quarta del Liceo Scientifico
/Indirizzo PNI) solo le formule, limitandomi ad illustrarle solo per i
corpi più semplici (massa puntiforme, anello omogeneo, cilindro cavo); la
presenza nel gruppo-classe di alcuni elementi promettenti che spesso si
impegnano in lavori di buona qualità, anche al di là del lavoro di
routine, mi ha invece spinto sulla strada dell’approfondimento del tema.
E’ nata la necessità che si fornissero maggiori conoscenze agli allievi
sull’origine delle formule dei momenti d’inerzia per i corpi rigidi
ideali con i quali hanno a che fare frequentemente.
Dall’altro
lato, il desiderio di verificare in qualche modo le leggi studiate
risolvendo dei problemi concreti, mi ha suggerito in un primo momento di
affrontare lo studio del moto di una barretta vincolata in un suo estremo
e che può ruotare in un piano verticale. Dopo aver osservato il risultato
teorico sulla notevole accelerazione tangenziale con cui inizia a muoversi
l’estremo libero della barretta (a=1,5g) è venuta spontanea l’idea di
realizzare un’esperienza in laboratorio nel tentativo di rilevare le
diverse velocità di caduta di una moneta (in caduta libera) e
dell’estremo libero della barretta. Da quel momento ci si è messi
all’opera.
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testo completo della prefazione